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diario di bordo
di un traduttore appassionato
di parole e vita
 
Verba manent (Zu) 
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Percepire, esprimere, confrontarsi e crescere, perché la condivisione raddoppia il piacere.


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This is my blogchalk:
Italy, Lombardia, Milano, Bovisa, Italian, English, French, Zu, Male, 36-40, words, music.

 
*
Il blog è un apostrofo che rende pubblico un diario segreto,
per cui si passa dall'io che soffre all'io che s'offre.

(Zu)




31.3.03

 
Promemoria...

Per la serie: quando si è facili profeti e si preferirebbe essersi sbagliati. E invece no: suonano e risuonano troppo precise le parole scritte (che, per l'appunto, restano) tempo addietro, ai tempi del terremoto in Molise e in Puglia (già, chi se ne ricordava?).
Un amaro sondaggio da burla lanciato su Tomato Republic lo scorso dicembre chiedeva:
"Secondo te quando l'Italia entrerà in guerra a fianco degli Stati Uniti le case terremotate in Molise saranno già state ricostruite?"
Un altro interrogativo ironico su CuT'n'PaStE riecheggiava le preoccupazioni espresse insieme a Pietro (BlogOltre), Beatrice (mariemarion), Pino (Inquestomondodisquali) nei mesi di novembre e dicembre 2002.

Oggi il punto sulla situazione lo fa il manifesto con un articolo di Giovanni Di Tota: ricostruzione ferma, in gran parte spariti i soldi raccolti con le iniziative di beneficenza, Berlusconi che inaugura 143 chalet di legno sponsorizzati invece delle case promesse.


27.3.03

 
Si lavora e si fatica
per il pane e per la... musica


...quasi finito di consegnare, manca solo l'ultima parte del lavoro, poi, una volta che mi sarò ripigliato, cioè una volta che avrò recuperato almeno qualche ora di sonno filato, potrò cominciare a pensarci.
Alla doppietta di questo fine settimana. No, non mi sono arruolato, né intendo mettermi a sparare altro che le solite cazzate.

È che stavolta i concerti sono due, uno di seguito all'altro.

Dunque, doppia razione di Black Sound Machine: venerdì a Milano e sabato a Monza.

Ecco le indicazioni per chi vorrà venire a vederci:
  • venerdì 28 marzo ore 22:30
    Quattro Chiacchiere - via Broglio 18 - Milano (zona Bovisa, per una volta gioco in casa)
    tel. 02-39325127

  • sabato 29 marzo ore 22:30
    Mi Cantino - via Dante 6 - Monza (zona villa Reale)


26.3.03

 
Siamo in un posto senza giorni, senza date, senza passato e senza futuro.
Un posto in cui c’è solo un presente di vento e di mare, di sole e di pesci.


Questa è ranafatata, una mia amica che ho finalmente convinto a scrivere in pubblico.
Andate pure a trovarla (astenersi idrofobi).


22.3.03

 
Il colore delle lacrime
(monologo teatrale di Francesco Silvestri)

Questo mondo qua, piccerillo mio, tu non lo sai, tu non lo sai ancora, ma è pieno di colori.
Il fuoco è rosso. Rosso e giallo.
Ma pure il sangue è rosso.
'O primmo 'o può tuccà. 'O sicondo no. 'O sicondo fa male.
Il fuoco è rosso e bello. 'O sanghe no.
L'acqua, invece, l'acqua pò essere d''o culore ca vo' essa.
L'acqua tene 'e culure d''e sette Arcobaleni 'e Babbilonia.
Delle cinque terre emerse.
L'acqua possiede tutti i colori del mondo; tene tutt''e culure 'e ll'acqua, ll'acqua.
'E lacreme no. Pure si so' fatte d''a stessa pasta soja, pure si pareno tali e quali all'acqua, ogne lacrema tene nu culore d''o suojo, sultanto d''o suojo.
Quelle dell'amore so' gocce d'oro. E luceno luceno luceno...
Jesceno redenno a uocchie chiusi. Bellu sapore.
Sapore 'e frutta. Sapore 'e acqua 'e mare asciutta 'ncopp''a pelle.
Acqua asciutta da magnà a mmuorze. Bellu sapore.
Tu nun 'e vulisse fa' fernì. Fa' fernì mai.
Sapore 'e carne 'e criature. Carne 'e latte.
Luceno luceno luceno...
Le lacrime dell'amore so' gocce d'oro.
Chelle 'e ll'arraggia so' foglie 'ngiallute. Bruttu culore.
Tu nun 'e vulisse fa' cade' 'a copp''e rame 'e ll'alberi, nun 'e vulisse fa' cade'...
Ma loro 'o fanno 'o stesso. Senza chiedere il permesso a nessuno.
Parlano malamente 'e llacreme 'e ll'arraggia.
'Nganna. Alluccano. Alluccano 'nganna e fanno male.
Bruttu culore. Foglie 'ngiallute.
Quelle del dolore, invece, sono rosse. Le lacrime del dolore sono rosse. Rosso scuro, comme 'o sanghe.
Jesceno â 'ntrasatta. Tiempo, troppo tiempo durano.
Jesceno e durano, nun fernesceno cchiù.
Jesceno pe' troppo tiempo e fernesceno â 'ntrasatta.
Jesceno. Tiempo. Fernesceno. Fernesceno â 'ntrasatta.
'O tiempo, pe' tramente, è passato.
Quelle del dolore, sono rosse. Rosso scuro. Comme 'o sanghe.
'E llacreme del dolore 'e può tuccà. Serve. Serve a ll'e tuccà.
La gioia, po'... 'A gioia tene lacrime verdi. Verdi comme...
Eh..! 'E llacreme d''a gioia so' difficili a ll'e vede'.
Chelle d''a morte so' nere. 'E llacreme d''a morte so' nere.
Ma no pecché so' brutte. So' nere e basta.
'A vita no. 'A vita tene lacrime bianche. Ma no pecché so' belle. So' bianche. So' bianche e basta.
Bianche comm'a luna. Comme 'o llatte d''a matina.
Comme 'o cammese d''e 'nfermere dint''e spitale.
Comme 'a carta d''e giurnale. Bianche.
Bianche, comme 'a pelle d''e muorte.
Comme 'e paggine 'e nu libro ca non s'è scritto ancora.
Bianche comme songo bianche 'e llacreme d''a vita.
Comme songo 'e scelle 'e 'n'angiulillo. Bianche e basta.
E bianche pure comme a te, ca tieni ll'uocchie 'e nu criaturo cu 'o mussillo.
Nun chiagnere mai. Nun chiagnere mai cchiù. Manco p'ammore.
Manco p'ammore ja chiagnere.

[da Storiacce, 1995]



21.3.03

 
Calendari

Oggi è il capodanno curdo. Buon 1382!

[facciamo gli auguri a un popolo che ne ha davvero bisogno, specialmente di questi tempi...]


 
La sabbia del vicino

Oggi è Il pallone d'Achille a cercare di affrontare le cose dall'altro lato, a cercare come diceva Hendrix di vedere l'alba dal fondo del mare; insomma, a voler andare avanti, pur senza coprirsi gli occhi.
Per questo forse ci si trova
a parlar diverso dello stesso male perverso


P.S.: si può dire che oggi è il primo giorno di primavera? In piazza Bausan tutti gli alberi sono fioriti. Veramente lo erano già da giorni, ma facciamo conto che lo siano da oggi perché nonostante tutto oggi è il primo giorno di primavera, l'equinozio, l'equilibrio tra giorno e notte che speriamo ispiri anche le menti malate che su questa terza pietra dal sole si divertono a rendere un inferno il vivere.


20.3.03

 
Aggiornamenti:
[elenco aperto a segnalazioni]


 


L'Iraq e... tutto il resto.
Certo che 'sto mondo è un gran casino.
E noi umani facciamo tutto il possibile per complicarci questa straordinaria esperienza chiamata vita.



19.3.03

 
Chiude Blob of the Blogs!
Quasi inevitabile stupirsi. Farlo però significa dimenticare che dietro ogni progetto di questo genere sta la fatica quotidiana di un essere umano e il tempo non retribuito da lui dedicato alla comunità. Comprensibile il fatto che alla lunga il peso possa anche diventare insostenibile. Dunque, asciughiamo la lacrimuccia e cerchiamo di essere contenti di ciò che è stato.
Sì, perché mi sa che il toscanaccio stavolta fa sul serio. Chiude. A meno che... A meno che l'entusiasmo generale si rinvigorisca improvvisamente come agli inizi, la blogosfera reagisca e Strel trovi risposta concreta alla sua idea (del 25 febb.) di essere sollevato da gran parte del compito. Difficile? Beh, allora non resta che confidare nel vento telematico: voglio dire, una volta gettato il seme, chissà mai che da qualche parte la creatura non rinasca o addirittura si moltiplichi, perpetrando questa particolare modalità di sbirciare tra le pagine altrui per riproporle a frammenti che si ricostituiscono in nuove unità semantiche...
Comunque sia, grazie a Strelnik per avere inventato B.O.T.B. e averlo condotto per sei mesi. Spero che lascerà in rete l'archivio e che un giorno ci aggiunga una funzione di ricerca, perché noi lo si possa spulciare. Noi topi da B-Blog-teca.


18.3.03

 
Numeri

La decimillesima visita* su questa pagina è di una persona che è arrivata qui cercando con Google:

bandiera pace figa

Tanti auguri perché tu possa trovare tutto ciò che desideri. E un grazie di cuore a tutti quelli che mi onorano della loro attenzione.

* [angolo dell'orgoglio] sono visite vere, non gonfiate: con lo stesso IP questo contatore non scatta di nuovo prima che siano trascorse due ore.


17.3.03

 
NO ALLA GUERRA

Tra il dire e il fare c'è di mezzo "e il", dicevano quelli.
Però anche dire è importante, le parole non sono trascurabili, né lo sono le intenzioni.

Così ho mandato il mio piccolo contributo alla pagina creata da quelli di subtle, che pubblicheranno anche alcuni miei interventi della serie De bello fallico.


Perché "no alla guerra"?

Per esempio, perché succhia risorse ed energie che potrebbero essere impiegate in modo migliore e più efficace.
Per esempio, perché uccide i civili, lascia indenni i tiranni e ingrassa i potenti.
Per esempio, perché al mondo ci sono cose più urgenti da fare.
Per esempio, perché non serve.

E soprattutto, perché dire no alla guerra significa dire sì alla vita, che è già difficile da affrontare ma che alle volte è tanto bella.


 
Essere, fare, donare, godere

Complimenti a matteoc per la neonata creatura

Complimenti anche e soprattutto per questa sua frase:
il piacere è quello di creare qualcosa di cui si sente il bisogno e di offrirlo agli altri.


16.3.03

 
L'ho pescato dalla mailing list della Zonker's Zone e ringrazio Roberta per avermi autorizzato a pubblicare il suo
Sogno
Ho fatto un sogno che non dimenticherò tanto presto.
Ero in un posto pieno di canali e acqua,
zattere, gommoni, barche a vela,
e isole e canneti.
Ero in compagnia di amici e di amiche,
dovevamo spostarci su queste imbarcazioni,
c'era anche la mia amica che non è più mia amica,
ci divertivamo moltissimo, dentro e fuori dall'acqua,
c'era vento che soffiava, faceva caldo.
Ci dicono che dobbiamo passare a prendere una coppia,
dentro di me sono un po' scocciata, però ci vado lo stesso,
come se fosse un lavoro, con una sorta di grinta.
Ci sono all'appuntamento, e lui appena ci vede
rinchiude immediatamente lei in una stia per polli,
insieme ad altre persone,
lei continua a dire, no, no, no, con una voce flebile.
Nessuno sembra sentirla, tanto meno il suo compagno,
solo io la sento e non posso ignorarla.
Allora le apro la porta della gabbia e le dico e le mostro:
vedi, se vuoi un uomo vagli incontro e accoglilo,
se non lo vuoi, chiuditi.
Lei fa pochi passi e mi cade fra le braccia,
la sorreggo e ha la consistenza della carta velina,
ma è pesante, ho paura di romperla.
Sento un dolore forte, dentro di me, al cuore,
un sentimento di dolore fortissimo,
e sento che questo dolore è la forma di comunicazione
fra me e lei, mi sembra talmente intenso da non poterlo reggere,
ma mentre la abbraccio, la donna prende corpo,
si raddrizza fino a non pesarmi più addosso.
Poi si distacca da me.
Poi mi sveglio.
Roberta


15.3.03

 
Ieri all'imbrunire, fiaccolata per la pace lungo le vie della Bovisa e di Dergano. Presenza nutrita di persone di tutte le età (dai 2 ai 70), molte bandiere arcobaleno, poche di sindacati e partiti (Verdi, Umanisti, Rifondazione, DS). Alcuni striscioni di carta, colorati e retti da scolaresche che aprivano il corteo. Un corteo in cui si chiacchierava, mentre gli slogan al megafono non attecchivano. Urlavano invece, ma per conto loro e senza perdere il sorriso vitale, alcune ragazzine e scolarette: Le bombe americane / le bombe intelligenti / uccidono i civili / ingrassano i potenti.

Ho detto "si chiacchierava", ma in realtà io ero occupatissimo a marcare ad personam l'incontenibile Lorenzo, 90 cm di irrefrenabile entusiasmo che lo portava a sgattaiolare in mezzo a persone bandiere torce, a saltare su e giù da gradini e marciapiedi, a correre avanti e indietro di continuo. Il grande impegno fisico ovviamente l'ha portato al cedimento e così me lo sono caricato sulle spalle. Dopo un po' gli chiedevo e poi intimavo di scendere:
"Sono stanco, Lorenzo".
"Anch'io sono stanco, papà".
"Scendi un po', che mi fanno male le spalle".
"Dopo ti faccio un massaggio".
"...".

Per mia fortuna, la voglia di accarezzare un cagnolino lì presente l'ha convinto e poi è bastato invitarlo a correre insieme a me per toglierli la tentazione di risalire sul padre chiamato cavallo.


14.3.03

 
Baciamoci

Con grande diletto rilancio una notizia che non è solo curiosa o sfiziosa, ma bella, per le premesse che l'hanno generata.
Riscontrate le manifestazioni passionali dei suoi dipendenti, un ospedale norvegese progetta di far costruire un'area baci perché ci si possa salutare senza creare ingorghi di traffico.
Colonna sonora: Meravigliose labbra (possibilmente cantata da Miranda Martino).

Flash: ...mmhm, ma che labbra hai?


13.3.03

 




Oggi per la prima volta ho ricevuto una cartolina da mia figlia.

La data 9-03-03 (a proposito...), un CIAO grande grande e la sua FIRMA in stampatello.

Tenerezza per l'evento, un po' di emozione nel vederla piccola e già grande,

gioia nel constatare in me l'assenza di possessività.



11.3.03

 
Urano ...sarà il nuovo indirizzo, il dominio tutto suo che la galvanizza, ma direi che mariemarion è decisamente in vena in questi giorni. Svariati i temi toccati, o meglio sfondati con il suo impeto verbale irrefrenabile; molteplici anche i registri utilizzati, le voci che vengono sullo schermo a raccontarci le sue verità. Non è necessario condividerne ogni opinione per apprezzarla, non occorre essere d'accordo su tutto per trarre benefico insegnamento dalle sue parole. Oggi è il tema astrologico (transito di Urano) a fungere da perno per discorsi più ampi, che possono coinvolgere e interessare anche gli scettici. Perché lei parla della vita, con lo spessore umano di chi calandosi in profondi anfratti ne coglie pienamente le sfaccettature che si offrono all'esperienza individuale. Con la chiaroveggenza di chi sa guardare nel cuore degli altri perché ha già spietatamente scavato nel suo, estraendone il Diamante, la "scintilla dorata" che è propria dell'essere umano, malgrado spesso la si seppellisca sotto nevrotiche stratificazioni di innumerevoli quisquilie.

[l'immagine è tratta da voglia di terra, il blog del contadino, che vi consiglio: ottimo per una boccata salutare]



10.3.03

 
L'erba del vicino

Leonardo sa argomentare anche su temi estremamente spinosi coniugando ragionevolezza e acume intellettivo. Lo dimostra una volta di più nel pezzo intitolato Assassini oggettivi. Leonardo, se potessi, lo voterei.


8.3.03

 
Tema:
L'8 Marzo è la festa della donna.
Parla della condizione femminile


Io penzo (e credo) che la donna deve essere uguale a l'uomo, perché non è giusto che non è uguale. L'8 Marzo la donna deve essere uguale, all'uomo!
In quel giorno tutti gli uomini portano le mimose alle donne, e anche agli altri uomini, però io conosco un uomo che l'8 Marzo a una donna gli diede un calcio. Melo ha raccontato mio patre.
Mio patre porta i tram adesso, ma una volta faceva il pompiere. Allora accadde che una donna dell'8 Marzo si voleva buttare giù dal tetto, e chiamarono i pompieri. Mio patre era quello che saliva sulle case per non fare gettare la gente dai palazzi. Lui salì, e quando si trovò faccia a faccia con la pazza gli disse: "Ma tu perché ti vuoi buttare per farci passare un guaio a noi?".
Allora quella un poco ci penzò ancora se si voleva buttare o ritornare nel salotto, e penzò di buttarsi. Ma anche mio patre si buttò su di lei e la prese.
Quando sceserò giù, un amico di mio patre, che era pompiere (ma giù) diede un calcio alla pazza per la paura che s'era preso.
Io se ero quel signore il calcio non glielo davo quel giorno ch'era l'8 Marzo, un altro giorno sì.

[io speriamo che me la cavo, a cura di Marcello D'Orta]



5.3.03

 
De bello fallico
dove comincia la guerra chimica?



USAmfetarime

Sono un'aquila col becco / nella stiva porto un pacco
se di bombe fossi a secco / ciò sarebbe un grande smacco
e ci resterei di stucco / col morale che va a picco
dunque per non parer gnucco / ogni giorno m'impasticco.



4.3.03

 
. . . _ _ _ . . .


3.3.03

 
Tretrezerotre. Osservare la data odierna e farci caso, significa lasciarsi andare ancora una volta ai numeri. Come quando si guarda un orologio con le cifre al posto delle lancette e si interpreta come messaggio l'ambo cronologico che si propone alla vista. Non è roba per gente normale: succede quando la sensibilità ti ha già disintegrato le membrane di resistenza razionale, quando sensazioni forti hanno perforato i diaframmi di separazione tra assennatezza e smarrimento. Quando le conferme al tuo desiderio, non trovando una strada più rispettabile per imporsi all'attenzione, sfruttano i meandri delle associazioni d'idee, delle sinestesie, delle numerologie ludiche o esoteriche per canalizzare l'azione neurale verso il superamento delle impossibilità. Illusione, dunque. Pura illusione. Salvo poi scoprire che quelle pazzesche intuizioni erano vere. E allora: tretrezerotre... non può certo essere un caso, cosa vorrà dire? Cosa vorrà dirmi?






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